Musica e aromi completano l’ambiente

Il progetto di un’ex disegnatrice Disney

“Tutte le donne qui alla fine piangono, serviva un aiuto psicologico per ridurre l’ansia”

Cinzia Sasso (La Repubblica – Milano) – 04 ottobre 2013

DIMENTICATE Grey’s Anatomy e anche il vecchio E.R. e i suoi medici in prima linea. Bisogna cancellare anche il più assodato dei luoghi comuni e cioè che gli ospedali siano dei luoghi asettici e naturalmente bianchissimi. In questo ottobre, mese dedicato alla prevenzione del cancro al seno, la clinica Mangiagalli ha deciso di regalare un sorriso alle donne, e l’ha fatto colorando le loro sale operatorie. Domani, al termine di una giornata di studio sull’umanizzazione del percorso senologico, per la prima volta quelle nuove sale dipinte di rosa saranno mostrate ai 150 operatori – radiologi, medici, ostetriche, infermieri che partecipano ai lavori. Ci sarà il taglio del nastro e una visita guidata al piano sotterraneo, nelle sale dove ogni giorno le donne fanno la fila per sottoporsi allo screening o per subire degli interventi.

LUNEDI i medici e le pazienti che avevano in programma interventi di biopsia hanno già avuto una grande sorpresa: la sala operatoria sembrava il bocciolo di una rosa, con le pareti che sembrano petali delicati e un pezzetto di cielo al posto di un candido e gelido soffitto. La trasformazione è avvenuta nel weekend, quando non si fanno interventi e in ospedale c’è la calma dei giorni festivi. Mentre in giro per Milano galoppavano le modelle della settimana della moda, dentro la Mangiagalli una donna che sembra una mannequin dava le direttive per trasformare l’ambiente freddo e pauroso della sala delle biopsie in un ambiente caldo e accogliente. Si chiama Sally Galotti ed è una disegnatrice che ha lasciato una promettente carriera alla Walt Disney per dedicarsi a migliorare l’ambiente dove si curano le persone.

Il suo progetto nasce nel ’97, quando viene per caso a contatto con la sofferenza dei bambini ammalati di Aids di un ospedale romeno. Un’esperienza terribile, dalla quale esce con una convinzione: bisogna fare di tutto per riuscire a portare un sorriso nella vita dei bambini malati. Crea così Juxi, un delfino, che sarà il suo simbolo e parte con un programma che ha come obiettivo quello di rendere più amici i luoghi di cura e che la porterà nelle pediatrie di tutta Italia, dal Bambino Gesù di Roma al Gaslini di Genova, dal Cona di Ferrara al Buzzi di Milano. Lavora insieme a una professoressa di psicologia dell’Università di Bologna e insieme misurano quanto un ambiente fisico più amico aiuti i malati. Dice: «Il ricovero in ospedale è sempre un trauma gravissimo, ma noi abbiamo scoperto che la qualità affettiva degli ambienti decorati riesce a ridurre l’ansia dei bambini e a portare loro dei benefici senza che se accorgano». Quello che ha realizzato nel reparto diagnostica della Mangiagalli è il primo progetto destinato alle donne e inizia dalla sala più delicata dal punto di vista emotivo, quella dalla quale la donna esce con la sentenza. Il responso della biopsia, che ti dirà se hai il cancro oppure no, ricambiala vita. Racconta Stella Pedilarco, il tecnico che segue il reparto: «C’è un carico emotivo enorme, e quasi tutte le donne alla fine scoppiano a piangere. Noi, che siamo orgogliosamente un centro di riferimento pubblico, abbiamo voluto dare qualcosa di più. Non solo l’eccellenza delle cure, ma anche un aiuto psicologico ». Un percorso fortemente voluto dalla dottoressa Silvia Sfondrini, responsabile dell’unità di radiologia senologica. Pareti colorate di rosa, petali delicati, «perché — continua Sally Galotti— è importante che le donne pensino che verranno trattate come un fiore». Nella sala sono stati installati anche diffusori di profumi e durante il mammoton, che richiede un’anestesia locale, verrà mandata in sottofondo la musica. La scelta dei colori delle pareti e dei disegni da applicare, non è casuale. I colori vivi — i rossi, i gialli — sono adatti alle degenze brevi; il verde, rassicurante, è indicato per le neurologie; i colori tenui, come l’azzurro o appunto il rosa, sono giusti per i reparti di oncologia. Non sono scelti a caso nemmeno i materiali: sono naturalmente ignifughi, lavabili e rispettano tutte le indicazioni di sicurezza. La tecnica è complessa: i disegni, studiati sulle esigenze del singolo ambiente, vengono riportati su grandi pellicole che poi sono montate nelle sale operatorie o nelle degenze. Domani, nell’aula magna della Mangiagalli, dopo che al mattino si sarà parlato di breast unit e di prevenzione, si parlerà anche di colori, disegni e profumi per un ospedale più umano.

LA SORPRESA

Il nuovo assetto della sala biopsie alla Mangiagalli verrà presentato domani a 150 operatori specializzati: i colori tenui come il rosa e l’azzurro, scelti da una disegnatrice e da una psicologa, sono indicati per i reparti di oncologia.

http://video.d.repubblica.it/attualita/l-ospedale-e-a-colori/2250/2276

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